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12 Dicembre 2024INCENERITORI E DISCARICHE
“Lombardia, la grande pattumiera d’Italia” dove si detiene il record degli inceneritori e delle discariche.
L’immondizia manda in tilt persino numeri e statistiche: nel 2022 (ultimi dati ISPRA il catasto nazionale dei rifiuti), in Lombardia la raccolta differenziata è cresciuta ancora, arrivando al quarto posto in Italia, con oltre il 73%.
“Traguardo lusinghiero che dovrebbe generare una diminuzione delle quantità bruciate nei forni. Invece non è così. Anzi, su 1 milione e 230.000 tonnellate prodotte, ne sono state incenerite 1 milione e 940.000”. Con un surplus imponente: “710.000 tonnellate, il 36% del totale”.
Analizzando questi dati – che abbiamo letto da un articolo di Ersilio Mattioni su il Fatto Quotidiano – appare ovvio che la provenienza di questo surplus di rifiuti venga da altre regioni che non sono attrezzate come la Lombardia.
Le altre Regioni non sono attrezzate perché non vogliono costruire gli inceneritori, trovano più vantaggioso spedire i rifiuti a casa nostra e noi lombardi ci troviamo con l’inquinamento ambientale prodotto dai camion che portano i rifiuti e l’eccessivo incremento del traffico stradale.
Quanti camion entrano in Lombardia da fuori regione per conferire i rifiuti presso gli inceneritori?
Ton 710.000:25 ton (peso medio per camion) = 28.400 camion che ogni anno arrivano nel territorio lombardo per portare rifiuti da altre regioni.
Questa situazione probabilmente porta alle società che gestiscono gli inceneritori e ai propri azionisti un vantaggio economico rilevante.
Si dovrebbe poi prendere in considerazione un altro dato.
Quanti rifiuti esportiamo dalla Lombardia per essere inceneriti presso Stati esteri? Inceneritori o cementifici con costi molto più alti delle tariffe esposte dagli inceneritori di casa nostra. Oltre al fatto che per poter portare i rifiuti in Germania, Austria, Spagna, Grecia, sosteniamo costi di trasporto molto più onerosi se messi a confronto con i costi che dovremmo sostenere per portare i rifiuti presso gli impianti lombardi. Inoltre, diventiamo responsabili dell’inquinamento atmosferico che quella quantità di camion, inviati all’estero, producono.
Forse allora non sarebbe più intelligente bruciare negli impianti lombardi innanzitutto i rifiuti prodotti in Lombardia? E quelle regioni che si ritengono più ecologiste perché non costruiscono gli inceneritori, non potrebbero – oltre a considerare in altro modo il problema rifiuti – conferire i loro rifiuti in Europa?
Saremmo forse più contenti e meno inquinati.