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1 Dicembre 2021Operativo il REcer dal 30 settembre 2021
Con comunicato ufficiale del 16 settembre 2021, il MiTE ha annunciato l’operatività, a partire dal 30 settembre u.s., del REcer, il Registro nazionale delle autorizzazioni al recupero rifiuti, istituito con Legge 128/20191 e disciplinato con D.M. 21 aprile 2020, al fine di garantire il rispetto dei principi di trasparenza e pubblicità delle autorizzazioni ambientali, posti all’art. 184-ter2 , comma 3 septies, D.Lgs. 152/2006.
Il nuovo Registro raccoglierà, infatti, in forma sintetica, i dati inerenti i nuovi provvedimenti autorizzatori rilasciati dalle competenti Autorità e gli esiti delle procedure semplificate previste per lo svolgimento di operazioni di recupero rifiuti ai sensi del citato art. 184-ter.
Esso viene pertanto utilizzato dalle pubbliche Amministrazioni, che, dal 30 settembre u.s., vi accedono tramite la piattaforma telematica “Monitor piani”3 , per l’inserimento dei dati in base allo schema stabilito nell’ Allegato 1 al D.M. 21 aprile 2020 (“Dati raccolti dal Registro nazionale”).
In particolare, il REcer è organizzato in due sezioni (“Autorizzazioni ordinarie” e “Procedure semplificate”), e i dati da inserire vanno dall’anagrafica dell’Ente che ha emanato il provvedimento autorizzatorio, all’anagrafica dell’impianto, agli estremi dell’autorizzazione o comunicazione, alle informazioni sui codici EER dei rifiuti autorizzati, alle tecniche/processi di trattamento applicati, etc.
Quanto alle autorizzazioni pregresse tuttora vigenti, “sarà avviato il flusso di importazione di queste ultime in capo a ISPRA.
Di seguito un riepilogo dei punti principali inerenti il Recer.
Funzionalità del REcer
I dati del REcer saranno resi disponibili:
– alle Amministrazioni pubbliche che lo richiedano al fine dello svolgimento dei propri compiti istituzionali;
– alle Autorità competenti che ne facciano richiesta anche per una valutazione in seno all’istruttoria dei procedimenti finalizzati al rilascio delle autorizzazioni per la cessazione della qualifica di rifiuto;
– al Ministero dell’Ambiente per le istruttorie tecniche volte a definire i criteri specifici per la cessazione della qualifica di rifiuto;
– all’ISPRA e alle relative agenzie regionali.
Interoperabilità della piattaforma “Monitor-piani”
La piattaforma telematica “Monitor-piani” dialogherà
– sia con il Catasto dei rifiuti di cui all’art. 189 del D. Lgs. 152/2006
– sia con il Registro elettronico nazionale (REN) per la tracciabilità dei rifiuti istituito con D.L. 135/2018.
Pertanto, superata la prima fase, in cui la compilazione del REcer con l’inserimento dei dati di cui sopra è esclusivo appannaggio delle pubbliche amministrazioni competenti,
– il passo successivo consisterà nel dare la possibilità, alle imprese coinvolte nella gestione dei rifiuti, di accedere alla piattaforma.
Si avrà in tal modo una piattaforma unica interoperabile di informazioni, nella quale i dati confluiranno dai vari Registri e saranno interrogabili e interscambiabili tra i vari canali, in aderenza agli obiettivi di trasparenza e di pubblicità.
L’accessibilità di parte delle informazioni del REcer anche alle imprese, avrà l’effetto, secondo il MiTE, “di stimolare la conoscenza della rete infrastrutturale di impianti sul territorio, favorire il mercato del recupero e del riciclo con l’incontro tra domanda e offerta, il più possibile a ‘Km zero’”.