Apparecchiature elettriche ed elettroniche (AEE) – Reg.(UE) 699/2017 – metodologia comune per il calcolo del peso
5 Giugno 2017Intervento del Presidente di Assorecuperi al tavolo interassociativo
6 Giugno 2017Tribunale di Roma, Ordinanza 2 marzo, 2017, n. 63 – per la caratterizzazione del rifiuto è necessario e sufficiente basarsi sull’analisi chimica delle sostanze pertinenti in base al processo produttivo
Secondo la disciplina sui rifiuti, dettata dal Codice Ambientale, quando un rifiuto è classificato con un codice CER a specchio, il rifiuto può essere sia pericoloso sia non pericoloso; servono pertanto delle specifiche analisi chimiche, per individuare le sostanze pericolose e per accertare se la percentuale di tali sostanze sia tale da attribuire la caratteristica di pericolosità al rifiuto. La valutazione sulla pericolosità va fatta sia attraverso la valutazione della scheda del produttore sia attraverso analisi chimiche che siano “esaustive”.
Ciò posto, il Tribunale di Roma ribadisce che ai fini dell’esaustività delle analisi, la disciplina applicabile dal 1° gennaio 2015 è quella di cui al Reg.(UE) 1357/2014 e alla decisione 2014/955/UE (in tal senso si esprime in una nota, richiamata dallo stesso Tribunale, anche il Ministero dell’ambiente del 26 gennaio 2017); tale disciplina comunitaria prevede che l’analisi sia riferita alle sostanze pertinenti in base al processo produttivo, cioè solo a quelle sostanze che, in base al processo produttivo che ha originato il rifiuto, possano avere conferito al rifiuto stesso caratteristiche di pericolo. Mentre è da respingere, sostiene il Tribunale nell’Ordinanza, dando ragione al ricorrente, che la caratterizzazione del rifiuto debba essere effettuata sino al 99,9% della sua composizione (come volevano invece l’ARPA e i consulenti del Pubblico Ministero): sia perché ciò è contrario allo spirito della legge in vigore, che prevede l’analisi a campione; sia perché ne va sottolineata l’impossibilità tecnica, non esistendo infatti una metodologia idonea ad individuare la totalità, o quasi, dei componenti presenti in un rifiuto determinandone le concentrazioni.